lunedì 31 ottobre 2011

Back from holidays

Dopo aver saltato a pie pari le vacanze estive siamo riusciti a concederci 7 giorni di completo relax. E dato che non potevamo esimerci dalla vacanza in stile tedesco, la meta è stata Gran Canaria!
Scesi dal volo RyanAir pieno raso di tedeschi (complici le Herbstferien era praticamente alta stagione) la prima impressione è abbastanza strana. i cartelli dell'aeroporto di Las Palmas sono scritti nell'ordine in:
Tedesco
Inglese
Spagnolo
Ci dirigiamo quindi verso la Ausgang e si capisce subito che nonostante si senta parlare solo tedesco e le scritte intorno a noi siano nel germanico idioma, abbiamo abbandonato la Crucchia.
Prima di tutto fa caldo. Secondo una volta saliti sul bus per Playa del Ingles non si capisce una minchia.. il pullman è nuovo e pulitissimo, ma ha la tipica usanza latina (almeno anche in Italia è così) di non annunciare le fermate. e ovviamente le fermate sono a chiamata... quindi come è normale non abbiamo idea di dove scendere e cicchiamo clamorosamente... il che ci porta a fare mezz'ora con valigia per trovare l'appartamento.
Vabbeh.. almeno ci ambientiamo.
Playa del Ingles è chiaramente una colonia Anglo-Tedesco-Scandinava. La gente nei ristoranti ti accoglie con "Guten Abend" e la cosa è un pelo inquietante... come è inquietante la difficoltà trovare un ristorante spagnolo (Brema ne ha almeno 3, lì ne abbiamo trovato uno solo): c'è di tutto, tonnellate di ristoranti italiani (italiani nel senso tedesco del termine, ovvero che con l'Italia non centrano una mazza ma fanno ottimi "spagetti bolognese"), pub di ogni tipo, buffet asiatici, ho contato almeno due ristoranti Finlandesi (metti che viene voglia di mangiare uno stufato di renna.....) e uno norvegese.
Vabbeh, non sorprende che in 5 gg abbiamo mangiato due volte nell'unico (per altro ottimo) ristorante spagnolo scovato in una via laterale.

Una volta diventati padroni delle regole del Bus ci spingiamo a visitare anche un po' del resto dell'isola che devo dire è decisamente meglio della seppur piacevole Playa del Ingles.
Maspalomas è decisamente più elegante e le sue dune (riserva naturale) valgono da sole il viaggio fin là.
Las Palmas è una città a tutti gli effetti, colorata, giovane, vivace e molto molto carina, una con Tapas tra le splendide viuzze è un'esperienza da provare.
La giornata di mare più bella è stata quella passata alla Playa del Amadores, un fazzoletto di terra di un centinaio di metri con sabbia chiarissima e acqua azzurra. Libera (ombrellone a 3 euro giusto per evitare di fare la braciola) e bellissima.

Una settimana volata.....

qualche foto qui


giovedì 6 ottobre 2011

Terra Tag

(premessa, il post sará pieno di luoghi comuni e - volutamente e ironicamente- per niente politicamente corretto.)

A me l'ambiente piace. Cioé non sono un fanatico estremista che adotterebbe tutti i panda della terra per salvarli dall'estinzione ma faccio la raccolta differenziata, ci sto attento, uso le lampadine a risparmio energetico, vado in macchina in quinta a  40 all'ora per risparmiare benzina, cose cosí.

Rispetto anche vegetariani e vegani, per me contenti loro possono mangiare tutto il tofu che vogliono, basta che poi non mi guardino addentare un hamburger come se stessi sparando con un mitra su una folla di orfanelli malati.

Peró, cara mensa che delizi con le tue bontá le mie giornate lavorative, non puoi venirti fuori che oggi é il "Terra Tag" e decidere di fare tutto un menú vegetariano. o meglio puoi anche farlo se in tale menú ci fosse poi qualcosa di commestibile.

La scelta del giorno prevedeva:

  • Schupfnudeln mit Kürbis u. Aprikosen glasierten Perlzwiebeln und Lauch dunkle Rahmsauce
  • Gemüse-Paella mit karamelisiertem Chicorée und Kirschtomaten Langkorn- mit wildem Reis
  • Tofusteak mit Powerkernen Ajvarsauce mit gebratenem Spitzkohl Gnocchi

che tradotti piú o meno suonano cosí

  • Gnocchi di patate con albicocche cipolline glassate e crema di zucca e porri salsa scura
  • Paella di verdure con cicoria e pomodorini caramellati con riso a grani lunghi selvatico
  • Bistecca di tofu con cavolo fritto con gnocchi (e qualcos'altro che ne io ne google translator capiamo)
che vi assicuro erano molto peggio di quello che sembrano (so che sembra difficile ma é cosí).

ho preso la paella. e metá l'ho lasciata nel piatto... cioé non é che ho nulla contro i piatti vegetariani.. se mi facevano le melanzane alla parmigiana ero felice, ma bisogna anche saperle fare le cose vegetariane. un bratwurst invece é facile. lo metti sulla piastra, se vuoi aggiungi della roba unta che non fa mai male (al piatto) e zac, hai salvato la mia pausa pranzo (non il pomeriggio lavorativo, ma questa é un'altra storia)

ma soprattutto come minchia puoi pensare di caramellare la cicoria o mettere le albicocche insieme agli gnocchi??

mercoledì 5 ottobre 2011

Personaggi da aereo

La vita dell'emigrante è anche fatta di viaggi in aereo. tanti viaggi... quest'anno tra lavoro e rientri in italia abbiamo abbondantemente superato la media del viaggio al mese.. in questi tanti viaggi ho notato come spessissimo ci ritroviamo a rivivere le stesse scene, o meglio a rivedere sempre gli stessi personaggi, come un continuo e constante (e spesso irritante) deja vu.

- il manager brillante: giacca, cravatta, ciuffo (dato in dote per supplire alla mancanza di tutto quello che poteva essere messo dentro la testa) e blackberry con cui non può fare a meno di interagire fino a quando la hostess gli chiede gentilmente di riporre il telefono per il decollo. al richiamo con tutta la brillantezza che lo contradistingue girerà il blackberry e appena la hostess si sarà allontanata manderà un'ultima fondamentale email che non poteva fare a meno di aspettare. ovviamente quando il carrello avrà toccato terra non potrà fare a meno di controllare se la mail mandata un'ora fa ha avuto risposta. (ovviamente no grandissimo idiota, sono le 7.50 del mattino nessuno ha intenzione di leggere e tantomeno rispondere alle tue mail).

- gli esperti del volo: quelli che sono convinti che malpensa sia l'aeroporto più grande d'Europa e che dopo aver preso nella loro vita un solo volo charter per sharm el sheik si sentono frequent flyer e ricordando la loro lunga sequenza di atterraggi (2) danno dell'incapace al pilota per aver frenato dopo che l'aereo ha toccato la pista.

- il turista italiano verso le americhe: quelli che a confronto il bisnonno Carmelo emigrato nel 1895 dal regno delle due Sicilie verso Nuova York con la valigia di cartone parlava inglese con l'accento di Oxford. quelli che alla domanda della hostess "Are you travelling with visa" rispondono "no, ma c'ho la mastercard". Come sopravviveranno il resto della vacanza é un mistero.

- quello che ha fretta: si imbarca dopo le minaccie di far brillare il bagaglio imbarcato e dopo che per quattro volte il suo nome é stato chiamato al gate dove si presenterá come assoluta tranquillitá nonostante la hostess al gate lo stia insultando nelle 4 lingue che conosce. tutta questa tranquillitá si trasformerá in agitazione quando dopo l'atterraggio si alzerá in piedi durante il rullaggio verso il terminal e si precipiterá verso il portellone, prendendo a gomitate e a colpi di trolley chiunque tenterá di mettersi sulla sua strada. arrivato davanti al portellone aspetterá almeno 20 minuti - tronfio del proprio primato - perché il finger ha problemi o il pulman non é ancora arrivato.

- quello con l'iPad, vestito di tutto punto, con l'espressione seria e concentrata di chi sta rivedendo la presentazione del business plan della banca d'Italia, ma in realtá é bloccato al livello 34 di angry birds.

- quelli che applaudono all'atterraggio - su questi non spreco neanche una parola....

qualcuno ha qualche esemplare da aggiungere alla lista?