giovedì 30 giugno 2011

Qualcosa da imparare c'è...

Oggi sul sito del Corriere c'era questa inquetante notizia:

A parte la reazione patetica e vergognosa (non trovo altre parole) dei vicini, (che non mi sorprende visto che io stesso mi sono ritrovato la macchina rigata e neanche ne ho capito il motivo..) quello che mi ha fatto riflettere sono state le parole riguardo alle difficoltá per un disabile di vivere ovunque in Italia, e in particolare in una cittá come Milano, che spacciandosi per una delle grandi metropoli d'Europa, dovrebbe essere preparata sul fronte "barriere architettoniche".
Personalmente faccio particolare attenzione a queste cose, ed é impossibile non accorgersi di queste difficoltá in Italia. E non serve essere disabili per rendersene conto.. basta arrivare in una stazione con una valigia piú pesante del solito per constatare che gli ascensori non ci sono e se ci sono imboscatissimo o sono fuori servizio, che i vagoni stessi (per tutti i treni, dal cazzutissimo regionale all'ipertecnologico AV) sono rialzati e difficilmente accessibili anche a chi ha minimi problemi di mobilitá (una gamba ingessata). figuriamoci su una sedia a rotelle); per non parlare della metropolitana o bus/tram.. 
In effetti a pensarci non mi é mai capitato di vedere qualcuno su una sedia a rotelle prendere un qualsiasi mezzo pubblico nel bel paese.

Sebbene su tante cose i miti della perfezione e organizzazione tedesca si siano rivelati in questi mesi delle colossali minchiate, la Germania in questo campo é notevolmente avanti a noi (in realtá siamo noi che stiamo indietro rispetto a loro ma il discorso non cambia). 
Qui tutti (TUTTI, no alcuni) i mezzi pubblici hanno la pedana mobile per le sedie a rotelle. E funziona pure. Ma se non funzionasse (le cose si rompono anche in Germania) il regolamento della compagnia dei bus (www.bsag.de) dice che il disabile puó prendere un Taxi e avere diritto al totale rimborso. Ovviamente poi i bus hanno lo spazio apposito per le sedie a rotelle (che puó essere usato anche dei normali passeggini per bambini).
Muoversi per strada é altrettanto semplice soprattutto per il fatto che tutte (TUTTE, no alcune) le strade hanno una (spesso due ai due lati della strada) pista ciclabile , con ovviamente le rampe per salire e scendere eventuali dislivelli).

E qui mi capita molto frequentemente di vedere disabili che, piú o meno agevolmente, si muovono autonomamente per strada. 
Questa é una libertá enorme, da noi negata dal tipico approccio italiano comune a tante cose: le leggi / regole ci sono, ma nessuno si preoccupa di controllare che vengano rispettate. Sono sicurissimo che esista una legge che obbliga i mezzi pubblici ad essere attrezzati per l'uso da parte dei disabili. Ma chi controlla? chi da multe agli enti se questo non accade?

(ma su questa "mancanza di controllo" ci si potrebbero scrivere libri... dal mio punto di vista questo é uno dei problemi principali del ns Paese).

4 commenti:

  1. e be', io vivo in libano. per me e' un'impresa la semplice passeggiata con passeggino e mi chiedo come facciano i disabili. non fanno. semplice. persino in italia e' meglio che qui!

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  2. Come dici tu, non serve essere disabili, basta avere un passeggino per le mani. E me ne accorgo - ovviamente di più - da quando sono diventata mamma. Nel mio comune di residenza italiano c'è un sottopasso pedonale attrezzato anche con piattaforma per disabili: sporco, rovinato, atttrezzatura fuori uso da anni. Quando l'ho fatto presente al sindaco, assieme ad altre cose, ha ritenuto di convocarmi per parlarne di persona...ma liquidando il tutto con : chi ha soldi per la manutenzione, tanto non lo usa nessuno, nessuno se ne è mai lamentato. Quel sindaco intanto non fa più il sindaco, ce n'è uno nuovo, una donna giovane... la musica però è quella vecchia....

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  3. Nella mia città nel cuore dell'operosa Brianza hanno fatto da poco un sottopasso alla stazione. Si parla di 2-3anni fa. L'ascensore c'è ma sarà stato funzionante diciamo una decina di giorni. Ora è in completo stato di abbandono e dicono di non avere soldi per sistemarlo! Ma non lo sapevano quando l'hanno costruito che sarebbe stato oneroso tenerlo funzionante?
    Per non parlare delle scale ripidissime e della sporcizia imperante ovunque. E meno male che ci sono le telecamere! :-/
    A febbraio sono stata negli stati uniti e ho visto parecchi disabili in carrozzina prendere l'autobus, che ha pedana e posti riservati, come i bus tedeschi. Ma la cosa più stupefacente è l'educazione degli altri passeggeri. Siamo stati fermi parecchi minuti per far salire 2 carrozzine: beh, nessuno si è lamentato!
    Lore

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  4. Educazione, senso civico, leggi fatte rispettare: sono queste le cose che mancano in Italia e che ci sono per esempio a Barcellona, città che molti italiani ritengono "del sud"... sappiamo tutti quali aggettivi sottintendono per un italiano queste parole, non c'è bisogno di spiegarle.
    Ebbene, qui a Bcn ci sono rampe di accesso in TUTTI i marciapiedi, ascensori funzionanti nelle stazioni della metro, ci sono bus e metro con spazi appositi per passeggini, carrozzelle, biciclette..., nessuna macchina parcheggiata in doppia fila o davanti a un portone...
    chiara

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